Ciaspolada nel Parco Naturale Adamello Brenta
“Le ciaspole hanno il grande dono di rigenerare mente e corpo” spiega la guida alpina che ci accompagna in questa nostra esperienza.
Come primo approccio abbiamo deciso di intraprendere un’escursione semplice e ci siamo diretti verso il parco sportivo di Andalo dove inizia il sentiero per il giro del lago carsico. Un po’ di tempo l’abbiamo speso per capire come allacciare le racchette da neve ai nostri piedi (era la prima volta che le indossavamo 😅) e poi, bastoncini alla mano, ci siamo inoltrati nel bosco da dove, silenziosamente, spiavamo il lago ghiacciato alla nostra destra.
La sensazione di camminare con le ciaspole è quella di galleggiare: la neve fresca scricchiola sotto i piedi e l’ampiezza delle racchette impedisce di sprofondare.
La passeggiata ci permette di raggiungere luoghi immersi nel silenzio, nella magia del bosco del Parco Adamello Brenta, una riserva naturale che ospita svariate specie animali e vegetali: incontriamo abeti bianchi e rossi, alcuni faggi spogli, da tempo in letargo; sopra le nostre teste un falco fischia e siamo felici al pensiero che gli esemplari di orso bruno che vivono da queste parti siano in letargo…
Chissà quando ci alzeremo da questo tavolo…
Dopo circa 50 minuti di tranquillo cammino, raggiungiamo il rifugio, dove ci aspetta una ricca merenda.
Le ciaspole ci hanno messo appetito e ci affrettiamo a raggiungere la tavola: strudel, succo di mele della Val di Non, cioccolata calda con panna e torta di “fregoloti” (simile alla “sbrisolona mantovana”, ma questa, essendo trentina, prevede l’aggiunta di grappa).