Andalo - storia e curiosità:IL MASO TOSCANA
Andalo è suddiviso in 14 frazioni localmente chiamate masi; il termine latino mansus fa riferimento ad una casa con appezzamento di terreno, abitata persone soggette ad obblighi feudali. Il maso locale era caratterizzato dalla presenza di più nuclei famigliari appartenenti allo stesso clan e risiedenti negli edifici circostanti al maso originario.
Il Maso Toscana è il più antico di Andalo insieme al Maso Cadin, con cui per lungo tempo ebbe un rapporto di pacifica competizione.
Qui possiamo ammirare l'antico arco, detto Pont dei Perini, che costituisce il simbolo del “giro dei masi” di Andalo.Un arco di questo tipo, che permetteva di raggiungere il fienile al secondo piano con il carro dei buoi, era senz'altro proprietà di una famiglia benestante.
Un tempo tra le case del maso Toscana vi passava la strada Imperiale che collegava la Valle di Non con le Giudicarie. Ancora oggi, una volta passati sotto il portico, si arriva ad un trivio di strade: a sinistra si scende verso Cavedago e Spormaggiore e si prosegue per la Valle di Non, a destra si sale alla Malga Zambana e in mezzo si continua verso Fai della Paganella. Presso la casa dei Perini doveva trovarsi anticamente un’osteria per i viandanti della via storica.
Le case di un tempo erano costruite secondo l'antico sistema di costruzione: il piano terra e il primo piano erano in muratura, mentre il secondo piano era adibito a fienile ed era costruito in legno, motivo per cui gli incendi costituivano un rischio continuo per queste genti. Al piano terra c'era lo spazio per gli animali e per i luoghi di lavoro, mentre al primo piano c'era l'abitazione vera e propria. Le finestre erano molto strette per mantenere il calore all'interno dei locali, ovviamente privi di riscaldamento, che per questo erano però piuttosto bui e poco arieggiati. I fumi della cucina spesso si depositavano sui muri, rendendoli neri.
Le prime famiglie ad abitare al Maso Toscana furono i Toscana e i Zeni. Nella casa dei Toscana Zanchia nacque un caseificio privato, il Casèl, che gli abitanti vollero in seguito alla costruzione di un caseificio ritenuto troppo vicino al Maso Cadin e troppo lontano da loro. Il latte necessario alla lavorazione del formaggio veniva depositato in una cascina detta Bait del Lat, che si trovava poco più avanti in località Cros.
La fotografia rappresenta Rina Dalmonego nella piazza Centrale che si recano al "chjasel" con una compagna (caseificio sociale) a prendere i "seri" (il siero del latte) per poterlo dare ai maiali. Fonte: Bibliopaganella.org - ricerca a cura di Erika Maines